Una splendida giornata autunnale è appena trascorsa, lontano dalla "pazza folla", come sempre. Eppure mi ricordo dell'assolato Ponte dei Santi trascorso ormai diciassette anni fa... Avevamo viaggiato tutta la notte quando il pullman raggiunse Las Riajas Bajas a Pontevedra, in Galizia (Nord Ovest della Spagna).
Sulle
Rijas Bajas offuscati dall’umidità del mare si dispiegavano i primi raggi di
sole.
Il paese si stava ancora
svegliando. Fuori faceva freddo. Nel più vicino bar aperto che trovarono
c’erano più che altro operai, pescatori e camionisti. Un croissant e un caffè
ristabilì l’equilibrio.
Il sole stava sorgendo e anche se l'aria era pungente in riva al mare, quell'alba luminosa appariva ancor più piacevole dopo aver trangugiato un caffè bollente in quel bar di passaggio.
Dopo colazione potei ammirare le
rive lambite dalle acque dell’oceano e quei vapori che salivano su
contribuivano a creare intorno ad esse un’atmosfera incantata di fate ed elfi.
Un “horreo” si stagliava davanti al sole che sorgeva. I celti li
costruivano per riporvi i cereali ad asciugare, preservandoli dall’umidità
della terra, mentre il calore del sole penetrava dalle fessure. Rimasi affascinata da
quel paesaggio marittimo così surreale: piccole graziose casette di pietra si
affacciavano sulle rive del mare pescoso che dava nutrimento agli abitanti del
villaggio.
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