mercoledì 9 luglio 2025

Sulla Tour Eiffel con famiglia

Dopo anni finalmente riusciamo ad organizzare una vacanza Parigi con la famiglia. Mio figlio Marco ha concluso con successo l'esame di terza media e dopo tre anni di studio di francese come seconda lingua, decidiamo di premiarlo con un soggiorno nella capitale francese.

Prenotiamo un volo andata e ritorno con Air France a 138 euro andata e ritorno, molto buono, visto che prevedeva un bagaglio a mano da 12 kg e arrivava e ripartiva dall'aeroporto Charles de Gaulle, molto ben collegato alla Ville Lumière con metro RER o Roissy Bus.

Troviamo tramite conoscenti anche un appartamento in zona 10, ma accanto alla metro Strasburg Saint Denis (linea 9-8), 25 minuti a piedi da Notre Dame. 

Siamo animati a visitare tutto ciò che è imprescindibile in quattro giorni, a partire dalla Tour Eiffel.

Purtroppo però, a causa di uno sciopero, la compagnia aerea cancella il nostro volo di andata da Bologna del 4 luglio. Dopo vari tentativi di parlare con un umano e diversi contatti con il Chatbot senza risolvere il problema, in attesa di procedere con la richiesta di rimborso, decidiamo di comprare un altro volo di andata per il giorno seguente, poiché ci era stato proposto un volo due giorni dopo. 

Compriamo un volo di solo andata con Volotea da Falconara Marittima per sabato 5 luglio che ovviamente ci costa di più del precedente. In questo modo la nostra vacanza si riduce di un giorno e mezzo. Da Falconara stazione si prende l'autobus che porta a Castelferretti (fermata Chiesa) dove c'è un passaggio pedonale di collegamento che in pochi minuti permette di raggiungere l'ingresso dell'aeroporto. In aeroporto ci sono posti a sedere, bagni puliti e un bar e in tempi rapidi si passano i controlli di sicurezza.

Giunti a Orly, decidiamo di prendere un taxi, visto che a noi cinque il bus o la metro con biglietto speciale dall'aeroporto al centro (13 euro ciascuno) sarebbe costato di più.

Giungiamo all'appartamento verso le 18,30 di sabato. Con le indicazioni telefoniche della proprietaria riusciamo ad entrare e poco dopo siamo già operativi per raggiungere la Tour Eiffel con la metro. Compriamo alla macchinetta un pass Navigo e vi carichiamo su le corse che pensiamo di usare (2 euro la tessera, 2,50 euro ogni corsa) poi prendiamo la linea 9 verso fino a Alma Marceau. Da lì oltrepassiamo il Pont del Alma e camminiamo lungo la Senna fino poi a raggiungere Le Champ de Mars, la spianata sotto alla Torre dove turisti e parigini di sdraiano sul prato per un pic nic o semplicemente per ammirare il famoso monumento al tramonto.

I ragazzi a questo punto reclamano la cena. Sarei voluta andare al resturant Le Marché ma saremmo dovuti tornare indietro dall'altra parte della Senna. Allora visto la fame, optiamo per fare la fila al microscopico chiosco di crepes sulla spianata, al quale lasciamo circa 50 euro per 4 crepes salate, due lattine di coca, una bottiglietta d'acqua e un finto hot dog (ossia panino speziato con wuster invisibile incorporato immangiabile).

Questo spuntino ci permette di radunare le forze per salire a piedi sulla torre fino al secondo livello.

674 scalini, vista sempre più spettacolare: vale certamente la pena provare la sensazione di essere dentro a un gioiello della tecnica e innovazione che l'ingegnere Eiffel progettò per l'Expo Universal nel 1889 in piena Belle époque, di notte un faro luminoso alto 330 metri che emoziona ancora chi vi sale e chi la vede a distanza.

Se volete fare colpo sulla fidanzata, portatela al ristorane Jules Verne del secondo piano che raggiungerete con un ascensore privato dove cento euro a persona potrete degustare piatti esclusivi in un'atmosfera unica là dove il tempo si è fermato. Oppure c'è Madame Brasserie al primo piano, anch'esso due stelle Michelin e il bar Bistrot a buffet con la possibilità di sedersi anche solo per bere qualcosa. In cima in cima invece c'è il Bar a Champagne. 

Per info e biglietti, www.toureiffel.paris.it




martedì 25 febbraio 2025

A Catania per la fiera di Sant'Agata

Un viaggio in Sicilia è sempre piacevole in qualsiasi stagione. Il sole sull'isola, quando non c'è, sta per arrivare.

Dall'aeroporto di Forlì (FC) in poco più di un'ora si giunge al Fontanarossa di Catania. Se siete fortunati e trovate posto, ci sono biglietti anche sotto i trenta euro senza bagagli.

A inizio febbraio Catania è in festa per la Patrona, Sant'Agata, oggi più che mai una martire attuale.

Le vie principali del centro e la piazza del Duomo si riempiono per l'accensione delle lampade laterali alla statua della Santa posta sulla facciata, per i fuochi d'artificio e poi per le processioni del 4 e 5 febbraio nelle quali si forma un lungo corteo di devoti vestiti di bianco con il copricapo nero che seguono il carro con la statua della Santa incorniciata da garofani rosa e candele.

Precedono la processione nel lungo itinerario per il centro storico le tradizionali "Candelore" ossia pile dorate con immagini e statue sacre e gagliardetti delle associazioni di mestiere portati a spalla da forti portantini.

La via Etnea è la via dello shopping dove da Savia si possono trovare i cannoli migliori di Catania. Da piazza del Duomo conduce in Piazza Università con i due palazzi rinascimentali delle facoltà che si affacciano l'uno di fronte all'altro.

Fra le vie del centro fate un salto alla libreria legatoria Prampolini, una delle più antiche e storiche d'Italia che oggi ospita anche un bar per aperitivi al suo interno.

A pranzo si può fare una sosta da Vermouth, nei tavolini all'aperto in via Gemmellaro che

offre un menù sfizioso con piatti gustosi, il tutto in un ambiente molto informale.

Per la cena invece consiglio la zona del mercato, identificabile con ombrelli colorati appesi a formare una sorta di tettoia e vi si può gustare un fritto misto di pesce freschissimo al cartoccio da Scirocco.

L'indomani, per colazione, fate una gita fuoriporta fino ad Acitrezza dove assaporare una granita e brioche o un cannolo con ricotta e pistacchi seduti al tavolino del bar giusto davanti ai faraglioni. Che spettacolo della natura!

E poi concedetevi una bella gita di meno di un'ora d'auto sull'Etna, dove troverete la neve. Lungo i tornanti il paesaggio è straordinariamente brullo poiché la colata di lava che si è raffreddata rimane dura, sassosa, scura e incombe con forme del tutto originali sulla strada. 

Giunti in cima, pare di stare in una stazione di sci delle Alpi: stessa disposizione dei negozi a semicerchio in basso, accanto al parcheggio, poi il rifugio Sapienza e la funivia che porta in vetta.

C'è pure il meridiano dell'Etna a indicarci la latitudine rispetto ad altri luoghi del mondo.

Si possono visitare i crateri silvestri creati con le eruzioni precedenti

Al pomeriggio poi, dopo una passeggiata ad Ognina, non mancate di assaggiare i dolcetti della pasticceria Quaranta, pluripremiata anche per le sue scenografiche torte.

C'è sempre una buona ragione per gustare una cartocciata o una bomba o un arancino anche nel bar più vicino, oppure chiedete un aperitivo rinforzato e sicuro che con quello avete già pranzato.

E perché non terminare la giornata con una pizza a Mascalucia da Pizzika, spettacolarmente leggera anche se ben farcita.

Qui si nutre bene il corpo ma anche l'anima sorride per il calore del sole e della gente.